Venerdì 17 gennaio a Pisa si terrà la presentazione del romanzo storico “Gli ultimi giorni del comandante Plinio”, firmato da Alessandro Luciano, pubblicato dalla Marlin, la casa editrice di Tommaso e Sante Avagliano.
Alessandro Luciano, incontrerà i propri lettori alla Gipsoteca di Arte Antica, in piazza San Paolo all’Orto 20, alle ore 18:30.
Insieme a lui ci saranno Alessandra Vuoso del CEIC, e Chiara Tarantino del Dipartimento di civiltà e forme del sapere – Unipi. Le letture saranno cura del Circolo LAAV di Pisa. L’evento è organizzato dal Ceic in collaborazione dalla Gipsoteca di Arte antica (Sistema Museale di Ateneo).
Il libro, che già dopo poche settimane è alla sua terza edizione, ha il piglio e il lucore dei grandi classici della letteratura latina, l’espediente narrativo è infatti quello di un diario narrato in prima persona da Plinio il Vecchio, comandante della flotta militare romana e autore della “Naturalis historia”, che racconta gli ultimi quattro giorni prima dell’eruzione del Vesuvio che distrusse Pompei ed Ercolano. In maniera appassionata ed appassionante, rivive, sotto gli occhi incantati di un lettore che si trova un testo coinvolgente e prezioso tra le mani, un’epoca che intrecciava insieme fasti e decadimento, civiltà e violenza, cultura, arte, tradizione e la bellezza di luoghi mozzafiato, arricchiti da geniali opere architettoniche.
Costumi, taverne, usanze, abitudini, personaggi storici realmente esistiti, sfilano, limpidi, in quello che è un quadro in movimento di una “Campania baciata dal sole e dal mare, resa fertile da qualche oscura forza della natura”. Le conoscenze profonde sono quelle di quel tempo, il linguaggio è sorprendentemente vicino a quello di allora. Ma siamo in un momento molto prossimo alla catastrofe, e se ne avvertono indistintamente segnali e presagi. “Non preparare le navi, mettiti in salvo”, vaticina la celebre Sibilla Cumana, inascoltata da Plinio, che sfiderà le maree, l’odore di zolfo, terremoti e innalzamenti del territorio, acqua che si fa bollente, fino alla pioggia di pietre pomice e lapilli, fino alla colonna di cenere, alta sul vulcano distruttore, che tutto sommergerà. Plinio andrà, mosso dall’amore per una donna e per un libro, spinto dalla curiosità di scienziato che prova a capire un fenomeno magnifico e devastante. E il finale è vibrante e procede in un crescendo al cardiopalma, che emoziona, che agita, che commuove, come pochi libri e la grande cultura sanno fare.
Alessandro Luciano
Alessandro Luciano vive a Volla e lavora al Museo Archeologico Nazionale di Napoli. Ricercatore in Scienze dell’Antichità, ha collaborato per anni come Cultore della materia con l’Università Suor Orsola Benincasa, coordinando sul campo le ricerche archeologiche presso l’abbazia di San Vincenzo al Volturno e co-editando il volume sul suo noto approdo fluviale. I suoi principali interessi scientifici afferiscono al passaggio tra Antichità e Medioevo, a cui ha dedicato decine di pubblicazioni su riviste specialistiche e divulgative di settore.