E’ stato presentato oggi, presso il Museo delle Navi Antiche, il volume fotografico di 78 pagine che sabato sarà distribuito in omaggio con il quotidiano “La Nazione”. Il libro è il frutto del lavoro di oltre 300 persone lungo 20 anni.
Un racconto lungo 1000 anni, fato di commerci e marinai, rotte e naufragi, navigazioni e vita di bordo e della storia della città di Pisa. 800 reperti esposti in 8 sezioni tematiche nel suggestivo contesto degli Arsenali Medicei. Alla presentazione del volume sono intervenuti il Sindaco di Pisa Michele Conti, il direttore La Nazione Agnese Pini, il caposervizio di Pisa de La NazioneGuglielmo Vezzosi, il direttore del Museo Andrea Camilli e l’editore Patrizia Pacini. Tra le proposte emerse nel corso della presentazione anche la possibilità di una borsa di studio finanziata dallo Yacht Club Repubblica Marinara di Pisa, nella persona di Roberto Lacorte, già CEO di Pharmanutra, oltre alla proposta da parte di Salvatore Pisano, amministratore unico di Navicelli, di salvaguardare alcuni reperti in possesso della partecipata, perché in futuro siano donati al Museo. Di seguito le dichiarazioni dei presenti.
Guglielmo Vezzosi, caposervizio de La Nazione, ha introdotto la presentazione: “Oggi presentiamo questo volume: “Le navi antiche di Pisa”, dedicato a questo bellissimo museo. Il libro verrà regalato con il nostro giornale sabato 30 novembre presso le edicole di Pisa e provincia. È una iniziativa di cui siamo particolarmente orgogliosi. Prima di tutto perché, da quando il museo è aperto, è il primo testo scientifico o guida che tratta l’argomento. Questo libro si fregia del patrocinio del ministero dei beni culturali e del Comune di Pisa. A tal proposito ringrazio sia il direttore del museo Camilli che il sindaco di Pisa Conti e gli assessori oggi presenti. Un tale lavoro si può fare solo con un grande lavoro, ma anche con sponsor attenti che credono in progetti come questi. Un saluto anche alle due classi dell’istituto Toniolo oggi presenti. Il libro, edito da Pacini, è un’altra occasione per collaborare con la casa editrice. Ringrazio tutti i colleghi della redazione e, infine, il direttore Agnese Pini.”
Queste le parole del Sindaco di Pisa Michele Conti: “ringrazio tutti coloro che sono qui stamattina con noi e chi ha permesso e contribuito alla realizzazione del volume, così come i beni culturali e chi ha lavorato per la realizzazione del museo, in particolar modo il dottor Camilli. Tanta strada è stata fatta dal 1998, quando con il cantiere i reperti erano immersi tra poltiglia e fango, per poi arrivare al gioiello del Museo. La location del museo e il museo stesso consentono anche dai bambini ai più grandi di conoscere la storia della nostra città. Il museo è riuscito a mettere insieme i pezzi e a ricostruire ciò che accadeva nella Pisa dell’epoca, nella sua vita quotidiana. Bisogna lavorare molto su questo museo per farlo conoscere all’esterno, in modo tale che i turisti visitino i lungarni, ed è compito nostro farlo conoscere a livello nazionale e internazionale. Se ognuno fa la propria parte ci sarà una importante ricaduta sul tessuto cittadino.”
Il direttore del museo Andrea Camilli, ha raccontato un lavoro durato oltre 20 anni: “Siamo in un luogo che parla da solo, il resto lo potete leggere nel libro. Questo museo ha delle grandi potenzialità, però ha delle necessità per raggiungere gli scopi prefissati, quella della visibilità. Richiede una diffusione capillare della notizia. Per questo il contributo più importante è parlarne. Vi chiediamo diffusione. Questo non è il lavoro di una persona, ma di oltre 300 persone in venti anni, concentrato in un libro. Tanti professionisti, archeologi, architetti, studenti universitari, ognuno dei quali ha aggiunto un contributo. I quasi 20 mila visitatori in cinque mesi di attività parlano da soli, soprattutto per l’elevatissima presenza di pisani. Questo è un lavoro che è stato apprezzato e ciò ci gratifica. Citando le parole di uno studente che anni fa collaborò col museo, questo è il nostro museo.”
Ha concluso gli interventi il direttore de La Nazione Agnese Pini: “Voglio ringraziare Guglielmo Vezzosi e tutti i cronisti e collaboratori della redazione di Pisa, perché solo grazie al loro impegno e alla loro questa pubblicazione esiste. La Nazione ha deciso di pubblicare questo libro, non solo per il prestigio culturale, ma perché risponde a un bisogno vero dei cittadini, quello di sapere chi erano. La storia è uno specchio dentro tutti quanti possono riconoscersi. Non è un caso che oggi questi bambini delle scuole siano presenti. Se ci ricordiamo quando eravamo bambini la cosa che ci fa più battere il cuore era la classica gita per visitare i musei. Grazie al museo scopriamo che queste navi di 2000 anni fa riflettevano una cultura e un passato che non ci vede oggi molto diversi da quel tempo lontano.”