Ha scelto Pisa e da mesi si sta applicando sotto lo sguardo attento di Luca D’Angelo, che lo sta schierando non solo da mezzala, ma anche da esterno nel 3-5-2. Ieri un passaggio a vuoto con un autogol e la sostituzione nella ripresa, ma tutti possono sbagliare, solo così si diventa più forti. Scena indecorosa invece in sala stampa a Venezia, dove il presidente Tacopina ha preso in giro con una battuta l’ex giocatore dei neroverdi e criticato con una scenetta tutt’altro che divertente i crampi dei calciatori nerazzurri. Evidentemente la classe e la raffinatezza non sono per tutti.
PINATO – Ha fatto la fortuna di Inzaghi a Venezia, in carriera ha fatto tutto: da attaccante a terzino, fino al ruolo di mezzala. Pinato è il classico giocatore adatto alle corde del Pisa, con enorme duttilità in mezzo al campo. Aveva giocato un quarto d’ora col Benevento all’esordio di campionato, poi non ha fatto rimpiangere Lisi nella difficile trasferta di Verona col Chievo, mentre ieri la prima maglia da titolare lo ha messo in crisi. Prima un mancato assist per Masucci, poi l’autogol, quindi un giallo evitabile. Una prestazione sicuramente insufficiente, che non è però giusto condannare, perché tutti possono sbagliare e poiché bisogna ricordare che dietro a un calciatore c’è un essere umano che vive e sente più di tutti gli altri certi commenti letti anche sui social, anche se lasciano il tempo che trovano.
TACOPINA – Chi però poteva guardarsi bene dal fare delle dichiarazioni poco rispettose, era il presidente del Venezia Tacopina, le cui parole sono state riprese da Gian Luca Di Marzio sul proprio sito: “Avete visto? Finalmente Pinato ha segnato per noi!”, si è presentato sorridendo alla stampa al termine di Venezia-Pisa. Una vera e propria commedia tra il serio e il faceto, spettacolo indecoroso anche in una sala stampa. Non si è risparmiato per nessuno il numero uno dei gialloneri: “Aspettiamo la fine della crisi del calcio italiano. E anche quella dei crampi”, sorride amaro Tacopina. “Crampi, crampi, crampi. Crampi dappertutto”. Tacopina se n’è poi andato dalla sala stampa simulando lui stesso un problema muscolare, tra le risate dei giornalisti locali. Purtroppo la classe o si ha o non si ha. Eppure i dirigenti dovrebbero distinguersi con dei comportamenti consoni al loro ruolo invece di esasperare gli animi e canzonare gli avversari, un atteggiamento che non si sposa con i valori dello sport che proprio Tacopina va predicando.