Turandot, dopo il felice debutto, torna in scena venerdì 19 luglio (ore 21.15) nel Gran Teatro in riva al lago con l’allestimento di Ezio Frigerio, i costumi di Franca Squarciapino e la regia di Giandomenico Vaccari che nel segno della tradizione ha voluto caratterizzare il suo spettacolo con alcuni accorgimenti tesi ad amplificare l’epilogo amoroso tra il bel Principe e la crudele Principessa Turandot. Un epilogo che secondo il regista è anche la vittoria dell’amore sull’odio, la vittoria del bene sul male e che Vaccari figura in scena con la presenza fisica di un uomo sinistro che è l’anima nera della principessa. Quella Principessa di gelo, Amarilli Nizza, applaudita nella prima recita al debutto del ruolo, che cade tra le braccia del Principe Calaf interpretato dal giovane spagnolo Eduardo Aladren. La povera schiava Liù sarà di nuovo la bravissima e intensa Valeria Sepe. Sul podio, dell’Orchestra e del Coro del Festival Puccini, il maestro Marcello Mottadelli. Completano il cast Timur, George Andguladze, Ping Luca Bruno, Pang Marco Voleri, Pong Tiziano Barontini, L’imperatore Altoum, Alberto Petricca, Un Mandarino Claudio Ottino, I Ancella Micaela Sarah D’Alessandro, II Ancella Anna Russo. Assistente alla regia Luca Ramacciotti, Disegno luci Nino Napoletano Coreografie Cristina Gaeta. Orchestra e Coro del Festival Puccini, Maestro del Coro Roberto Ardigò, Coro delle voci bianche del Festival Puccini, Maestro del Coro delle voci bianche Viviana Apicella
GUIDA ALL’ASCOLTO. Nel giardino del Teatro a cura degli Amici del Festival Pucciniano si svolgerà prima dell’inizio dell’opera (ore 20,15)