Ecco una lunga analisi del calciomercato neroazzurro, tra arrivi, partenze e la presentazione della rosa neroazzurra. Riuscirà la squadra guidata da D’Angelo e messa in piedi dalla società e dal DS Gemmi a mantenere inalterate le ambizioni per questa stagione?
Ieri si è conclusa la finestra di calciomercato estivo in cui la rosa del Pisa ne è uscita profondamente rivoluzionata rispetto alla scorsa stagione. Tanti gli addii e i tagli col passato, a partire proprio dal nuovo DS, Roberto Gemmi, arrivato al posto del dimissionario Raffaele Ferrara e con il compito di mantenere la rosa competitiva e allo stesso di tempo di guardare al budget, non lo stesso della passata annata calcistica. Tra i compiti più difficili del nuovo DS c’era indubbiamente quello di sfoltire la rosa dai contratti più elevati, riducendo sensibilmente il monte ingaggi. Al termine della sessione di mercato i neroazzurri si ritrovano con una ventina di giocatori più qualche aggregato dalle formazioni giovanili. Cosa più importante, il numero degli over è calato a 11. Ci sono alcune lacune, soprattutto in difesa e sulle corsie esterne che saranno analizzate approfonditamente nei prossimi paragrafi, perciò una cosa è sicura: o il Pisa riuscirà ad assicurarsi almeno uno o due rinforzi dal mercato degli svincolati (è consentito poterne ingaggiare al massimo due), prima all’inizio del campionato (anche se il mercato degli svincolati proseguirà ben oltre questa data), oppure sarà emergenza tutto l’anno in queste zone del campo. In panchina è arrivato, al posto di Petrone, Luca D’Angelo, che fin dal ritiro di Storo ha proposto come schema il 3-5-2, il modulo di gioco che verrà utilizzato per tutta la stagione. Fino ad ora l’impianto tattico ha messo d’accordo tutti. Ora veniamo alla squadra, ruolo per ruolo.
PORTIERI – Quello degli estremi difensori è il reparto che è cambiato di più, rivoluzionato completamente da arrivi e partenze. Dei giocatori attivi la scorsa stagione non è rimasto praticamente nessuno, a parte Reinholds, oggetto del mistero attualmente infortunato e che si sta curando lontano da Pisa, con le cessioni di Voltolini al Fano in prestito, Campani al Sassuolo, la risoluzione consensuale per Petkovic. Sono invece arrivati il portiere Gori dal Bari, D’Egidio dall’Ascoli ed è rientrato Cardelli dal prestito alla Casertana. Senza dubbio, rispetto alla scorsa stagione, si tratta di un reparto di qualità che può dare maggiori garanzie. Gori sarà il titolare. Promosse qui le mosse della società.
DIFENSORI – La difesa è il reparto con maggiori incognite di tutta la rosa neroazzurra. Il Pisa chiude il calciomercato al 31 di agosto con solo quattro centrali di ruolo per tre maglie e solamente un over oltre all’unico terzino di ruolo, Birindelli. La coperta in questo caso è cortissima, troppo attualmente coprire le esigenze di un intero campionato o anche solo di tirare la cinghia fino a gennaio. Per quanto riguarda il numero di centrali, considerando l’impiego di un 3-5-2, sarebbe stato più giusto avere 5 o 6 unità. La caratteristica principale per la difesa, sembra essere “la linea verde”. Si è scommesso sui giovani Buschiazzo, Brignani e Meroni: il primo in arrivo dal Penarol in prestito con diritto di riscatto, il secondo in prestito dal Bologna e il terzo fortemente voluto dal Pisa lo scorso anno che lo ha bloccato lasciandolo inizialmente in prestito alla Paganese. Se il Pisa avesse centrato i giovani giusti per fare un campionato di vertice, si può stare tranquilli, ma sarà solo il campo a dirlo. In caso contrario i problemi saranno tanti e difficilmente contenibili. L’unico over della squadra, Masi, è mosso dal riscatto. A livello qualitativo le abilità del forte difensore centrale non si discutono, ma a livello di integrità fisica e presenze, con il calciatore che ha giocato davvero poco negli ultimi anni, facendo spesso il conto con alcuni seri infortuni anche qui sarà la prova del campo a parlare. In questo ruolo è stato aggregato il giovane 2001 Galligani. Birindelli invece è l’unico terzino di ruolo di tutta la rosa, un dato preoccupante. Per il capitolo cessioni il Pisa in questo ruolo ha ceduto tanto. Dalla triplice operazione col Sassuolo fruttata ai neroazzurri oltre 1 milione di euro, ha salutato anche Bechini. Via inoltre anche Favale, in prestito alla Lucchese, Ingrosso, definitivo all’Ascoli e Lisuzzo, ritirato per concentrarsi sull’attività di allenatore. All’ultimo tuffo è stato risolto anche il contratto di Sabotic e inoltre hanno salutato i prestiti Filippini, Cagnano, Carillo e Setola. Al momento, salvo arrivi dagli svincolati, non si arriva ad avere garanzie sicure sia per quanto riguarda l”affidabilità, sia numericamente. Il reparto, sulla carta ha tanti problemi, con il Pisa che al momento, visti gli infortuni, si trova costretto anche ad arretrare tra i centrali i due centrocampisti De Vitis e Gucher.
CENTROCAMPISTI – Quello dei centrocampisti è il reparto più folto della rosa neroazzurra e anche quello qualitativamente più alto, oltre a quello che è cambiato di meno. Poche, semplici mosse che sono servite a settare gli equilibri. Sono stati confermati i vari De Vitis, Gucher, Izzillo, Di Quinzio e Lisi, cinque elementi di grande qualità che potranno fare senza dubbio benissimo. A loro si è unito Marius Marin in prestito dal Sassuolo, ed è rientrato Zammarini dal prestito al Pordenone. Sono stati infine aggregati in questi mesi anche i giovani Petrosino, Maffei (arrivato dal Bari) e Marchesi. Tra le cessioni da segnalare quelle di Maltese all’Alessandria, la risoluzione di Mannini, lasciatosi malissimo con la società e aggregatosi al Pontedera, le partenze di Lidin in prestito al Lund e di Nacci, tornato in prestito alla Paganese oltre a Verna, nuovamente partito in prestito stavolta al Cosenza. Con il 3-5-2 di D’Angelo in mezzo al campo la squadra non dovrebbe avere problemi per quanto riguarda i centrali e le mezzali, configurandosi come uno dei reparti più importanti del campionato.
ESTERNI – Un discorso a parte va fatto per gli esterni, reparto ibrido tra la difesa e il centrocampo. Se l’anno scorso il problema numerico era quello dei terzini, quest’anno il problema non è solo quello del numero dei centrali difensivi, ma anche degli esterni. Oltre a Birindelli (terzino) e Lisi (esterno alto) non ci sono altri elementi di ruolo. Per il momento il Pisa è costretto a riadattare Zammarini (che comunque ha fatto molto bene nella preparazione estiva e in Coppa Italia) e Cuppone, attaccante naturale. Poi, purtroppo, il vuoto. Dal mercato dunque serviva almeno un esterno difensivo anche a sinistra e la speranza è che possa arrivare dagli svincolati nei prossimi giorni, altrimenti anche in questo caso l’emergenza è tangibile.
ATTACCO – Durante la finestra di mercato il reparto avanzato ha trovato lentamente i suoi equilibri. Gemmi ha potato i rami secchi, anzi, secchissimi, liberandosi di calciatori che erano ormai diventati letteralmente un peso sia per la loro scarsa prolificità, sia dal punto di vista degli ingaggi. Sono dunque partiti Eusepi, dopo una lunga telenovela che l’ha visto infine accasarsi in prestito al Novara, Peralta, anche lui al Novara, ma definitivo, Giannone, al Catanzaro, definitivo, Giani, al Sassuolo, definitivo e il Pisa ha salutato gli inutili prestiti di Ferrante e Sainz Maza, probabilmente il più scarso giocatore che abbia mai prodotto la cantera del Barcellona nella sua intera storia. Infine, proprio ieri, ha risolto il proprio contratto Maikol Negro, emblema del fallimento della scorsa stagione. Da questo reparto il Pisa ha trovato un nuovo capitano, Moscardelli, arrivato dall’Arezzo e già idolo dei tifosi. Inoltre è arrivato anche Marconi dall’Alessandria e sono rientrati dai prestiti Cernigoi e Cuppone, su cui la società ha deciso di puntare. Unico confermato Gaetano Masucci. L’attacco è il reparto che ha saputo trovare il giusto equilibrio, sulla carta, tra esperienza e giovani. Difficile qui fare peggio dello scorso anno, si guarda solo avanti.
BILANCIO FINALE – Se la squadra potrà essere tra le pretendenti alla promozione, risponderà il campo. Sulla carta dalla cintola in su il Pisa può senza dubbio ritagliarsi uno spazio importante, ma permangono tanti dubbi sulla difesa, attualmente con minore equilibrio tra over ed under e numericamente indietro, sia per i centrali, sia per le corsie esterne. Il numero degli over è di 11 in totale a fronte dei 14 posti disponibili più un eventuale calciatore bandiera. Qui il Pisa ha scelto di non affidarsi a un calciatore bandiera dopo la decisione condivisa con Lisuzzo del ritiro del calciatore e dopo che Mannini si è lasciato male con la società. Mancano così tre pedine sugli over, ma la società non è orientata a coprirle tutte. Da qui all’inizio del calciomercato si guarderà al mercato degli svincolati, che presenta anche alcuni nomi importanti a disposizione, per cercare di coprire almeno una casella, meglio un difensore che possa fare anche l’esterno, anche se a nostro avviso ne servirebbero almeno due per stare tranquilli. I restanti posti a disposizione saranno valutati eventualmente a gennaio, per capire se ci sarà la possibilità di operare, ma senza l’ansia di dover cedere. Diverso l’approccio della società rispetto alla passata stagione: non proclami di promozione diretta annunciati in pompa magna, ma il mantenimento delle ambizioni a fari spenti, fatto ribadito dallo stesso presidente Corrado: “abbiamo iniziato un progetto importante e lo porteremo avanti con l’obiettivo di creare una squadra coesa e compatta, adatta al campionato che disputeremo. Una squadra che potrà lavorare in un clima societario di grande trasparenza, senza timori sul futuro”. Fin dalla presentazione del DS Gemmi, fu presentato un nuovo progetto per la stagione in arrivo: “il progetto prevede una società virtuosa che ogni anno riesca a generare valore, altrimenti si rischia di fare la fine che faranno molte società di serie C che non si iscriveranno al prossimo torneo. Mangiamo per quello che cacciamo. Un tifoso dovrebbe guardare la classifica insieme al bilancio, che è quello che garantisce la sopravvivenza di una società di calcio. Noi siamo imprenditori esterni che non hanno attività nel tessuto cittadino, ed in qualche modo dobbiamo creare valore per il nostro progetto sportivo, per renderlo sempre più importante” Dato importante dunque la ricerca di una società in grado di auto sostentarsi, con un occhio al bilancio e uno alla classifica. Ed è proprio su questo che si sono concentrare le mosse del nuovo DS Roberto Gemmi: “Storicamente non è detto che le squadre che vincono di più siano quelle che spendono di più, ma chi trova questa alchimia. Abbiamo il diritto e il dovere di creare questi aspetti. Non voglio parlare di budget perché sarebbe come parlare di alibi e io non sono uno che ricerca gli alibi.” Su questo, c’è da dirlo, Gemmi non ha mai cercato alibi. Alla fine sono arrivate anche importanti cessioni, come il milione di euro e oltre guadagnato dalle cessioni dei giovani Campani, Bechini e Giani, mentre alcuni ingaggi onerosi come quelli di Ingrosso, Eusepi, Negro e Mannini, o sono stati riassorbiti con delle cessioni e prestiti, o sono stati in parte risolti con degli svincoli dei calciatori più la buona uscita. Alla fine il Pisa ha prodotto una rosa che, per il carattere è figlia di quello del suo allenatore D’Angelo e, in campo, punta sull’equilibrio tra giovani e gente di esperienza. L’equilibrio è senza dubbio raggiunto in centrocampo, in attacco e tra i portieri, ma come già detto permangono dubbi sulla difesa e sugli esterni. Senza il completamento della rosa per coprire le lacune numeriche e di esperienza per raggiungere l’equilibrio in queste due zone del campo, il rischio è di avere una meravigliosa incompiuta. Questo sarebbe un peccato, perché la squadra ha dimostrato sul campo di avere enormi potenzialità durante la preparazione estiva.
RIEPILOGO COMPLETO DELLE TRATTATIVE
Arrivi
Brignani (prestito dal Bologna), Buschiazzo (prestito con diritto di riscatto dal Penarol), D’Egidio (Ascoli), Gori (Bari), Maffei (Bari), Marconi (Alessandria), Marin (Sassuolo), Meroni (Paganese), Moscardelli (Arezzo, definitivo).
Partenze
Balduini (prestito al Viareggio), Bechini (Sassuolo), Campani (Sassuolo), Favale (prestito alla Lucchese), Giani (Sassuolo), Giannone (Catanzaro), Ingrosso (Ascoli), Langella (prestito al Bari) Lidin (prestito al Lund), Lisuzzo (ritirato), Maltese (Alessandria), Mannini (risoluzione consensuale, poi aggregato al Pontedera), Nacci (rinnovo del prestito alla Paganese), Voltolini (prestito al Fano), Peralta (Novara), Petkovic (risoluzione consensuale), Verna (prestito al Cosenza).
Rientri dai prestiti
Cardelli (Casertana), Cernigoi (Paganese), Favale (Gavorrano), Cuppone (Paganese), Zammarini (Pordenone).
Prestiti scaduti
Cagnano (Inter), Carillo (Pescara), Filippini (Lazio), Setola (Palermo), Ferrante (Brescia), Maza (Foggia)
LA ROSA DEL PISA PER LA STAGIONE 2018/2019 (in corsivo gli over)
Portieri
Cardelli (’95), D’Egidio (’96), Gori (’96), Reinholds (’97)
Difensori
Birindelli (’99), Brignani (’98), Buschiazzo (’96), Galligani (’01), Meroni (’97), Masi (’92)
Centrocampisti
De Vitis (’92), Di Quinzio (’89), Gucher (’91), Izzillo (’94), Lisi (’89), Marchesi (’99), Maffei (’99), Marin (’98), Petrosino (’01), Zammarini (’96)
Attaccanti
Cernigoi (’95), Cuppone (’97), Marconi (’89), Masucci (’84), Moscardelli (’80)