La società neroazzurra ha da poco pubblicato un comunicato in cui ammette di stare valutando tutti gli aspetti riguardanti il ripescaggio per comprendere se ci sono reali possibilità e per non disperdere inutilmente risorse senza certezze.
Ecco le parole diffuse dalla società: “In merito all’ipotesi di concorrere ai ripescaggi previsti dalla Federazione per l’integrazione dell’organico della Serie B, la società Pisa Sporting Club sta approfondendo tutti gli aspetti correlati ai criteri di valutazione che andranno a stabilire la graduatoria finale. Tutto ciò al fine di comprendere, nel dettaglio, le reali possibilità esistenti per non disperdere inutilmente risorse nel presentare una domanda senza certezze di avere possibilità di successo.”
Parole che assumono quasi il valore di un parziale dietrofront dopo quelle che il presidente Corrado aveva rilasciato ai microfoni dell’emittente 50 canale nei giorni scorsi: “Il Pisa presenterà domanda di ripescaggio, abbiamo dato incarico ai nostri legali di preparare la documentazione”. Comunque sia, oltre alla fidejussione a garanzia, il bonifico come “contributo straordinario” versato al momento della richiesta di ripescaggio tornerebbe indietro al momento del mancato ripescaggio stesso e non ci sarebbero risorse economiche disperse (al di là delle spese legali e di documentazione, comunque cifre ben più basse), stando a quello che ci riferiscono fonti vicine alla Lega. Infine, come avevamo già anticipato nella nostra analisi di qualche giorno fa “il Pisa può essere davvero ripescato? Analisi dello scenario e dei criteri” avevamo giudicato molto difficile questa possibilità del ripescaggio, se non impossibile.