Mister Petrone e il presidente Corrado commentano la sconfitta contro l’Arezzo. Deluso l’allenatore dei neroazzurri, il presidente trae anche un bilancio della stagione.
Arrabbiatissimo mister Petrone: “Partita preparata nei minimi particolari, ma se non fai quello che devi fare, non giocando con tocchi rapidi è normale che le cose si complichino. Prendere anche un gol così ci dispiace, ma non è quel gesto mancato di Ingrosso sul gol subito che non va bene, quello che non abbiamo fatto è stato non attaccare mai la profondità nella maniera in cui avevamo provato. Non siamo stati brillanti e convinti nel cercare le nostre giocate. Noi non possiamo giocare così, era meglio giocare uno o due giri palla in più dietro, se commettiamo l’errore di non giocare palla noi siamo questi. Meglio guardare questa partita sugli errori fatti. Scendere in campo con questo atteggiamento non è positivo per il futuro, De Vitis aveva un affaticamento non ho voluto rischiarlo. Il vero rammarico è questo. Preferisco perdere giocando come l’abbiamo preparata, non in questo modo.”
Corrado fa il bilancio della stagione: “il rammarico è una cosa che si deve avere per alcuni istanti, poi dimenticare. Oggi non abbiamo disputato una gara alla nostra altezza, questa era una partita da giocare per chi aveva giocato meno per dimostrare qualcosa. In circostanze come oggi, con gran caldo, contano più le motivazioni delle prestazioni forse e l’Arezzo aveva più motivazione, per noi forse era una gara di passaggio, ma abbiamo fatto troppo poco. Nessun rimpianto per questa stagione, crediamo che dobbiamo avere degli obiettivi, che sono quelli di disputare questi playoff al massimo della loro intensità, stressanti dal punto di vista psicologico. Avremo anche la disturbante di avere una sosta forzata. Conta molto la forza mentale, crediamo di avere una squadra che può disputare i playoff per giocarseli, i ragazzi devono scriversi Pescara a caratteri cubitali per arrivare in fondo, essere convinti. Abbiamo cambiato 19 giocatori su 24 quest’anno nella rosa. In una piazza come Pisa però non aver fretta diventa difficile, il pubblico è caloroso e chi si è trovato nella prima parte dell’anno ad allenare ha trovato questa difficoltà. Dopo Arzachena si è fatto male Ingrosso e poi tra virgolette si è fatto male Carillo, dico tra virgolette perché non mi risultano patologie particolari. La difesa poi è andata un po’ in difficoltà e abbiamo perso quelle due sconfitte contro Gavorrano e Lucchese che hanno fatto perdere sicurezza a squadra e allenatore. Non trovando gioco alla fine di un ciclo di partite con quei punti in meno è stato pesante. Il derby lo abbiamo perso in maniera anche fortuita, il Livorno non mi era sembrato atleticamente pimpante, non l’abbiamo recuperata e la stagione se n’è andata e ci dovremo accontentare di fare i playoff. La storia del passato ci deve insegnare tanto, il Parma l’hanno scorso ce l’ha fatta, seppur con fatica. Saremo pronti e determinati per giocare questi playoff. Alla fine della stagione faremo i nostri conti. Il noviziato era legato al tipo di campionato, oggi alla luce di quello che abbiamo visto la Serie C ci deve insegnare che un punto vale tanto, tenere mossa la classifica nei momenti chiave della stagione è importante. L’altra cosa che ci ha insegnato questa stagione è anche che bisogna essere fisicamente preparati e anche un po’ cattivi e ignoranti, tra virgolette. Abbiamo fatto un’ottima squadra che ora deve dimostrare tutto ai playoff, creando anche occasioni da gol. Accetto questa sconfitta, mi brucia sempre però. Una cosa voglio dirla, non abbiamo mai condizionato gli allenatori nel corso della stagione.”