Torna venerdì 16 marzo ore 21.00 Teatro Lux, La Mandragola di Niccolo Machiavellì riscritta da Franco Farina, docente dell’università di Pisa in drammatizzazione di testi narrativi, scrittore e da anni operatore teatrale in città di Pisa e nel territorio toscano. In scena ci saranno giovani attori: Alberto Ierardi e Giorgio Vierda, nucleo de La Ribalta Teatro con Marta Paganelli, Luca Oldani, Lucia Rea e Gilberto Innocenti.
Cinquecento anni che ci confrontiamo con la Mandragola di Niccolò Macchiavelli; decenni che la scuola mantiene quest’opera al centro dei proprio programmi; il teatro molto spesso più o meno routinariamente la ripropone. “Ma è un’opera che ancora ci parla?”, questo si chiedono i giovani interpreti del Teatro Lux.
“Quanto la diamo per scontata e quanto è ancora in grado di orientarci nella nostra vita, disorientandoci?”.
Un amante meschino, un dottore poco astuto, un frate mal vissuto, uno sfruttatore malizioso e senza scrupoli, la donna più bella del mondo; il desiderio spasmodico di un erede da perseguire a tutti i costi, anche a quello della fecondazione assistita (dalla mandragola), anche a costo di passare per scemo; per ottenerlo non ci sono limiti a soldi investibili, a compromessi morali accettabili.
Ma il figlio ottenuto al prezzo di tanti e plurimi maneggi, su quale mondo poi aprirà gli occhi?
Questi gli ingredienti di una storia con cui il palcoscenico di volta in volta è chiamato a giocare.
Confrontarsi ostinatamente con l’originale alla ricerca dell’anima profonda del testo è ricerca necessaria per un nuovo nutriente palcoscenico; è l’unico modo che permette al testo di continuare a nutrirci infilandoci in quella magica piega del tempo che lo può rendere ancora una colta sfolgorantemente nostro contemporaneo.
Questa è la sfida che lo spettacolo propone allo spettatore che come sempre resterà giudice primo ed unico.