Prossime ormai all’esaurito le due recite dell’attesissima La Fanciulla del West di Giacomo Puccini, firmata da Ivan Stefanutti e diretta da James Meena, in scena al Verdi il 3 e il 4 febbraio, e proprio a quest’opera guarda la prossima presentazione-aperitivo della Stagione Lirica: sabato mattina (27 gennaio), alle ore 11, nel Foyer del Teatro Verdi.
A parlarne saranno Stefanio Vizioli, direttore artistico del teatro, il noto musicologo e critico musicale Cesare Orselli e Aldo Tarabella, direttore artistico del Teatro del Giglio di Lucca, capofila di questa nuova coproduzione che ha inaugurato la Stagione Lirica lucchese.
Ambientata, com’è noto, nel lontano West di metà Ottocento, ai tempi della febbre dell’oro, fra rudi cercatori, sceriffi e banditi, saloon e linciaggi, e volutamente pensata e composta per il pubblico americano, La Fanciulla del West (che debuttò a New York nel 1910) è anche reputata come l’opera della svolta di Giacomo Puccini.
Il nuovo secolo, infatti, è appena iniziato; Debussy e Richard Strauss hanno segnato questo primo ‘900 l’uno con Pelléas et Mélisande, l’altro con Salome; anche Puccini avverte «che è necessario rinnovarsi o morire», una esigenza, questa, che dispiega magistralmente proprio in questa sua Fanciulla.
Se infatti qui il genio lucchese ci regala una vicenda di presa immediata sul piano del plot e dei personaggi, dal taglio diremmo ‘cinematografico’, facendo anche ampio uso di materiali attinti dal folklore americano, sul piano dell’ inventiva musicale abbiamo una delle sue partiture più raffinate, modernissima, con impiego di scale esatonali, forti dissonanze, passaggi cromatici. Un’opera dove, per la varietà di ritmi e della ricerca timbrica, come ebbe a dire Gianandrea Gavazzeni, «protagonista è l’orchestra».
Di questo e di molto altro si parlerà nella presentazione di sabato mattina.
L’ingresso è libero con aperitivo finale offerto dal Teatro.
Per maggiori informazioni tel 050 941 111 www.teatrodipisa.pi.it