Oggi intervistiamo un grande ex giocatore del Pisa che ha vestito la casacca neroazzurra nel 2007-2008. Con noi “lo Zar” Vitali Kutuzov che ha affrontato tanti temi interessanti sul Pisa, ma non solo. Attualmente è a Tirrenia dove rimarrà per alcuni giorni.

Vitali Kutuzov col tecnico Ventura

Ciao Vitali e grazie della disponibilità. Ventura oggi sta giocando in nazionale con lo stesso schema del Pisa del 2007-2008, il 4-2-4. Cosa ne pensi?

E’ uno schema difficile da programmare, soprattutto in nazionale con calciatori diversi. Bisogna fare un lavoro diverso. Ci vorrà tempo e lavoro per mettere su questo impianto di gioco. Al momento non lo stanno ancora padroneggiando, ma la squadra è organizzata. Mancano alcune cose, ma col tempo si può migliorare e i risultati arriveranno.

Fai sempre il portiere di Hockey? Perché questa scelta?

Ho sempre avuto passione per questo sport, mi diverto. Gioco nei Diavoli Rossoneri di Sesto San Giovanni. Sono lì da 3 anni. Adesso mi cercano in tanti perché non ci sono molti portieri di Hockey.

Kutuzov con la maglia del Pisa

Continui a seguire il Pisa?

Un po’ sì, ci sono tanti amici che ho conservato a Pisa. Mi piacerebbe che il Pisa tornasse in palcoscenici importanti. Devo ancora andare da Gabriel al suo locale, ero lontano a Milano quando è stata fatta l’inaugurazione. Ogni estate sto a Pisa, cerco di rimanere due o tre settimane. Se riesco seguo anche la coppa prima del campionato, l’ho fatto diverse volte. Di campionato ho visto la prima gara con lo Spezia.

Cosa ne pensi della nuova società che ha acquistato il Pisa?

Sembrano persone per bene, i Corrado vogliono che il Pisa arrivi più in alto possibile. Ci vuole un lavoro e programmazione e non è facile. Ma più è complicato fare questo lavoro, più è bello. A Pisa c’è stata molta improvvisazione prima del loro arrivo, ora vedo ottime premesse. Bisogna partire da un buon progetto tecnico altrimenti ci si rimette. Ognuno deve fare il proprio compito al meglio.

Una delle foto più belle col trio delle meraviglie: Kutuzov, Cerci, Castillo

Ti senti ancora con i tuoi vecchi compagni di squadra? Con chi?

Sento un po’ tutti, una volta ogni tanto chiamo Nacho e Gabriel, anche Alessio Cerci, soprattutto quando era in Italia. Ogni tanto sento anche Mario Titone. Mi ricordo il suo gol con l’Albinoleffe. Ricordo una volta che fece un’intervista e fece il mio nome, sono rimasto molto contento. A Pisa lui era molto giovane.

Parliamo di calcio italiano e internazionale. Che ne pensi della finale tra Real Madrid e Juventus?

E’ stata una finale strana, mi aspettavo una gara diversa. Invece la Juve è arrivata spenta. Non è facile quando vinci un campionato o una coppa tenere la testa accesa. Secondo me non erano abbastanza concentrati. Sulla carta se la potevano giocare di più, se la Juve avesse giocato come le semifinali sarebbe stata una partita più incerta di quella che è stata. La società però è seria e ha fatto grandi passi avanti. In Italia non c’è concorrenza. Non è facile quello che ha fatto la Juve in questi anni.

Kutuzov e l’Hockey

Tu hai giocato anche nel Milan. E’ cambiata la società anche a Milano. Cosa ne pensi?

Spero che le cose migliorino, è stato un periodo di grande incertezza a Milano. Secondo me deve lavorare tanto la nuova società perché in questi anni ha perso tantissimo. Ci sono troppe squadre in questi anni che hanno fatto meglio del Milan. C’è un progetto da ricostruire. Speriamo che questa nuova società lavori meglio e possa riportare il Milan dove merita.

Gattuso è stato un tuo vecchio compagno di squadra nel Milan. Oggi allena la primavera del Milan, cosa ne pensi di lui e del Pisa degli ultimi due anni che ha allenato?

Non me la sento di giudicare perché ho visto poche partite e non sono state belle partite quelle che ho visto. Gattuso stava facendo bene, ma purtroppo la retrocessione ha cancellato tutto quel che di buono era stato fatto. Sono venute meno tante cose tutte insieme. Sicuramente ci sono tante componenti e anche i problemi societari che fino a dicembre hanno condizionato tutto. Nel calcio però se hai perso hai perso. Gattuso ha lavorato fino alla fine, ma non è andata bene. Anche il mercato è andato male. Mi auguro che al Pisa arrivi un allenatore che ottenga risultati e a Gattuso auguro il meglio alla primavera del Milan.

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Michele Bufalino
Giornalista pubblicista pisano, nel 2009 ha scritto il libro ufficiale del Centenario del Pisa Calcio, il volume "Cento Pisa" per la CLD Libri. Nel 2010 ha portato alla luce lo scandalo delle bici truccate e collaborato con la giustizia italiana nell'inchiesta aperta dal PM Guariniello. Ha scritto "La Bici Dopata" suo terzo libro uscito ad Aprile 2011. Addetto stampa del CUS Pisa tra il 2013 e il 2015. Corrispondente da Pisa per Radio Sportiva. Conduce "Finestra sull'Arena", il talk show di Sestaporta TV in onda tutti i giovedì alle 21. Collaboratore de "La Nazione" di Pisa da agosto 2018