Stasera alle ore 21.30, su Granducato TV e SestaPorta.TV è andato in onda “Il Neroazzurro” di Massimo Marini, in diretta dall’Auditorium della Sesta Porta di Via Cesare Battisti, messa a disposizione da Pisamo.
Ospiti di questa puntata l’ex allenatore di Empoli e Palermo Silvio Baldini, l’ex attaccante nerazzurro Luca Cecconi, la Pol. Stella Rossa con il suo presidente Rino Romano, il settore Calcio a 7 del Pisa e il portiere dell’A.C. Pisa 1909 Daniele Cardelli. Al telefono sono intervenuti l’ex preparatore atletico della Juventus Giampiero Ventrone e il DG del Pisa Giovanni Corrado.
Grande tema della serata quello della preparazione atletica che, a detta di mister Gattuso, è stata parte del problema della retrocessione di quest’anno. Il primo a intervenire è stato l’ex preparatore della Juventus Giampiero Ventrone, raggiunto telefonicamente: “Quello della preparazione mancata è un falso problema. Di questi 18-20 giorni si può tranquillamente recuperare con una preparazione mirata durante la stagione. I 20 giorni non sono mai sufficienti, meglio parlare di periodo. E’ la costanza della settimana che porta i risultati. Una cosa è certa, tutto quello che è successo a Pisa non ha aiutato la squadra. Le sconfitte portano sconfitte, lo staff tecnico tende a non affaticare. Il carico di un giocatore va visto anche al di fuori dal campo e quella situazione è stata logorante. Tutte le problematiche che un giocatore si porta dietro influiscono sul piano atletico.”
Sullo stesso tema interviene anche Silvio Baldini: “Per me è un falso problema quello della preparazione atletica. Il Pisa nelle prime 7 partite ne ha vinte 3. In quelle gare la squadra ha dato il meglio di sé e la squadra si è allenata. Quando Gattuso diceva che il Pisa risentiva della preparazione per me ha sbagliato. L’errore è stato considerare quel periodo una scusante.”
Dice la sua anche Luca Cecconi: “La penso come Baldini. Non penso che quella preparazione abbia inciso sulla retrocessione del Pisa. I giocatori hanno anni di allenamenti alle spalle e c’è un motore con una buona tenuta, se poi la preparazione è fatta con scrupolo dà delle migliorie, ma non possono incidere da gennaio in poi, lo fa il lavoro costante. Anche l’anno prima in Lega Pro la squadra è stata fatta all’ultimo e poi ha vinto i playoff.“
Chiude la discussione infine Daniele Cardelli: “In quel periodo si son venute a creare situazioni strane. Io mi riallaccio a quel che dice Ventrone, il mister non ha potuto forzare. Appena Gattuso lavorava un pochino di più il giocatore si sentiva più stanco ed era predisposto a farsi male. Noi abbiamo pagato tanto il logorio psicofisico di agosto. Fino a che la società non c’era giocavamo con una mente libera come se non avessimo niente da perdere. Arrivata la normalità sono subentrate altre componenti, come la paura di perdere e forse siamo cambiati tutti. Non riuscivamo più a trasmettere quello che volevamo e anche il mister si è trovato in difficoltà”
La trasmissione prosegue con l’intervento telefonico di Giovanni Corrado: “Il nuovo allenatore? Stiamo continuando le nostre valutazioni, abbiamo fatto alcuni incontri con dei mister. Il direttore Ferrara, che giovedì incontrerà i giornalisti, ha fatto 4-5 colloqui e a breve lo faremo anche noi quindi tireremo le somme. Abbiamo scelto finora tutti profili propositivi e continueremo a fare così. Noi abbiamo in mente un gioco propositivo e quindi ci riallacciamo a questo. Continueremo a investire nella squadra e per la città. Con grande rammarico non abbiamo raggiunto la salvezza, ma ora andiamo passo dopo passo. Allestiremo una squadra competitiva e continueremo sul progetto stadio. Col senno di poi si possono analizzare tante situazioni, preferirei voltare pagina sulla retrocessione. Abbiamo intrapreso un percorso, siamo arrivati a gennaio e non siamo riusciti forse a rinforzare la squadra quanto dovuto. Sicuramente è stata una stagione in cui purtroppo difficilmente si sarebbe potuto fare di più riguardo la struttura societaria, ma sul resto preferisco voltare pagina. In una stagione che finisce così tante cose mi hanno dato fastidio, ma ribadisco non cerchiamo alibi. Ci assumiamo le nostre responsabilità e pensiamo a far meglio il prima possibile. Riguardo la guida tecnica abbiamo ritenuto opportuno agire come abbiamo fatto, continuando fino alla fine con il condottiero Gattuso per raggiungere un obiettivo che fino a Vicenza sembrava raggiungibile.”