Sono stati appena presentati in conferenza stampa i nuovi acquisti del Pisa Minesso, Pesenti e Benedetti. Ecco le loro prime parole in neroazzurro alla presenza del DS Roberto Gemmi.
A precedere l’intervento dei calciatori una lunga introduzione del DS Gemmi: “Come avevo avuto modo di dire nella precedente conferenza stampa, volevo coprire tutti i posti over disponibili prima dell’inizio della ripresa del campionato. Adesso la lista è piena, anzi siamo in 15. Di fronte a questo stiamo anche valutando delle uscite ovviamente. I giocatori che sono arrivati in questa fase è anche molto semplice presentarli perché hanno una grande carriera dalla loro parte. Non sono un grande estimatore di numeri, mi affido pi+ all’occhio e alla sensazione. sono stati giocatori contesi con altre società, ma la loro volontà ha spostato la negoziazione in una buona risoluzione di trattativa. Il mercato in entrata dovrebbe essere chiuso qui. Per Cernigoi siamo quasi alle fasi conclusive della sua cessione. Stiamo valutando altre uscite di seconda fascia. Ho qualche giocatore che ha richieste anche da categorie superiori. Su Izzillo non ho ancora deciso, mi prendo un po’ più di tempo chi fare in uscita come over. Sto riflettendo. Nel caso di cessioni non previste dove dovrebbe prevalere la scelta e la decisione di un calciatore, naturalmente torneremmo sul mercato. Quando si mette davanti il nome Pisa, questo ti dà una marcia in più per trattare. Questo è sicuramente un supporto forte. Rende il supporto più semplice. Al di là che voi siete dei cultori degli obiettivi, ma gli obiettivi non si dichiarano ma si raggiungono, bisogna lavorare per programmare anche il futuro. Crediamo che così, un mattone alla volta ci si avvicini sempre di più alla meta. Ho preso giocatorti che ritengo forti e che hanno fatto tante partite. Loro sono giocatori che nelle loro società sono stati importanti. Non vengono qui come seconda sponda.”
BENEDETTI – Il primo a parlare è Benedetti, giunto dall’Entella: “Il mio procuratore aveva i contatti primari con il DS Gemmi, ma prima della Coppa c’erano stati contatti importanti. C’è bastato poco per pensarci e per come l’avevano messa dall’altra parte. Venire in una piazza così è molto invitante, oltre ad alcuni compagni che in parte conoscevo. Quest’anno ci sono state delle decisioni e abbiamo preso delle strade diverse. Vuol dire che era destino così. Del Pisa ho avuto una grande impressione quando ho giocato contro, mi aveva impressionato il fatto che il Pisa pressasse a tutto campo. La fortuna di aver segnato nei primi minuti ci ha indirizzato la partita. Ho quasi sempre giocato fino a pochissimo tempo fa, poi ci sono state cose extracalcio che hanno influito sul mio addio.”
MINESSO – Poi è la volta di Minesso: “Conoscevo già il mister, due anni fa al Bassano lo avevo avuto. Quest’anno ero a Padova, ho fatto i primi mesi, le cose non sono andate come ci si poteva aspettare, ho avuto questa richiesta e non ci ho pensato due volte. Ho deciso subito di venire qui. Col mister ho avuto la miglior stagione realizzativa. Ho ricoperto più ruoli, partendo da trequartista. Ho fatto anche esterno e mezzala, ma con D’Angelo ho fatto più il trequartista, è il ruolo con cui mi trovo meglio. Indubbiamente Pisa rimane una piazza importante con una tifoseria importante, il fatto che ci fosse lui è stato il motivo in più per venire, ma non determinante. Credo che abbiamo una squadra forte. A Pisa le attese sono superiori, senza dubbio. Giocare in una piazza esigenze sicuramente è il bello del calcio. La voglia di mettersi in discussione e giocare è sempre tanta.”
PESENTI – Chiude infine Pesenti: “Sinceramente è stata una sorpresa anche per me, fino al giorno prima del trasferimento non sapevo niente, sarò sincero. Appena è arrivata la proposta ho deciso di venire subito a Pisa. A Piacenza eravamo secondi in classifica, ma 5000/6000 persone di media, rispetto a 2000 fanno la differenza. In passato non ero mai stato accostato al Pisa, neanche quando ero al Pontedera. Ho giocato tanto nell’Albinoleffe, ho fatto anche un po’ di Serie B, non tantissima. La concorrenza nel reparto è tanta, ma io dico sempre che non ho paura di nessuno. Io sono venuto per dare una mano in più a questa squadra che secondo me può puntare a star lì sopra. Noi vogliamo fare sempre del nostro meglio, poi è il campo a dirlo. Non sono la classica prima punta, mi piace svariare e stare in mezzo al gioco, anche dando sportellate e facendomi sentire.“