Tempo di guardare al futuro, ma anche di bilanci. In questi giorni i dirigenti nerazzurri hanno rilasciato alcune interviste a testate locali e nazionali per parlare di progetti e idee. Si tratta di Giuseppe Corrado (ai microfoni di 50 Canale), Giovanni Corrado (dalle colonne de La Nazione) e Roberto Gemmi (in live per Gianluca di Marzio). Tante novità sul futuro della società, dalle conferme per l’interessamento per Colpani al mercato, passando per la nuova Arena e anche sul futuro centro sportivo, che potrebbe sorgere a Gagno. Inoltre alcuni calciatori nerazzurri stanno tracciando un bilancio della stagione appena passata, come il capitano Robert Gucher e il centrocampista Nicholas Siega.

Giuseppe Corrado (Pisachannel)

GIUSEPPE CORRADO – Ecco uno stralcio della lunga intervista del presidente Giuseppe Corrado a 50 Canale, che comincia parlando della questione Arena Garibaldi: “Noi abbiamo presentato una bozza di Pef una ventina di giorni fa con la necessità di alcuni accorgimenti, ma stiamo lavorando su questo punto per presentarne una versione definitiva. Crediamo a metà di settembre di avere una struttura definitiva del Pef e di apertura dei lavori. A quel punto ci sarà la fase finale del progetto che è quella di uno sviluppo definitivo del progetto stesso e poi dell’inizio dei lavori”. Una riflessione poi sull’impossibilità di adattare l’Arena così com’è oggi alla Serie A: “Avremmo potuto non iscriverci alla Serie A con questa Arena Garibaldi, dovendo trovare una soluzione temporanea altrove. Meglio iscriversi a una ipotetica Serie A con un progetto partito indubbiamente”. Su Colpani, chiacchierato nome di mercato, il presidente Corrado conferma: “Abbiamo un ottimo rapporto con l’Atalanta, ma anche con l’Inter e la Juventus. Ce l’abbiamo con diverse squadre, domenica ero a colazione col presidente del Verona, che ci ha chiesto informazioni sia in entrata che in uscita. Oggi il Pisa è una realtà significativa di questo campionato di Serie B e del calcio italiano. Colpani è un giocatore che forse qualcuno ha conosciuto adesso, ma che noi conoscevamo già da prima. Era uno dei punti di riferimento dell’Atalanta, un giocatore interessante e qui c’è lavoro per Giovanni e per Gemmi che già ieri sono stati a Milano su queste ipotesi di lavoro. Abbiamo una squadra che nelle ultime dieci giornate ha fatto una media punti importante. Rinforzare una squadra forte è più difficile di una squadra debole. Ogni anno che si va avanti il compito è più difficile”. Per il centro sportivo importanti novità“Da un anno e mezzo abbiamo valutato terreni su cui poter ipotizzare un centro sportivo. Adesso stiamo cercando di approfondire un’ultima opportunità. Con Battini si è chiuso l’arbitrato e dovremo avere dei crediti, ma siamo disposti anche ad avere dei beni. Uno dei beni in possesso di Battini è un terreno in Gagno, quello della polisportiva Bellani. Questa è una delle soluzioni allo studio. Una metà di questo terreno è dell’ingegner Bulgarella che ha già incontrato Paletti e mio figlio. Ci sarebbero le condizioni per trovare un accordo. Il campo è anche a 350 metri dallo stadio e lì si potrebbero concentrare anche le nostre squadre giovanili: Ciò ci permetterebbe di concentrare sul territorio la raccolta dei giovani e potremmo creare una scuola calcio con un’impronta come nel nostro stile. Una soluzione che stiamo studiando da mesi. Ci sono anche delle altre soluzioni alternative, ma la migliore è quella di Gagno. Il fatto stesso che sia un terreno su cui si ricorda Maurizio Alberti è un fatto importante. Non abbiamo mai mancato di partecipare al Mau Ovunque”. Su ambizioni e mercato: “Vogliamo migliorarsi costantemente. Noi però ai proclami preferiamo fare i fatti, il profilo basso serve per essere certi di fare le cose nel verso giusto alla ricerca del perfezionamento continuo. Se quest’anno abbiamo sfiorato i playoff il prossimo anno certamente vogliamo entrarci. Noi cercheremo di trovare quelle soluzioni sul mercato che potranno migliorare la rosa, non tradendo la filosofia che ci piace. La nostra missione è quella di costruire grandi giocatori, come lo è diventato Gori”. Poi un retroscena sul finale di stagione: “C’è molta differenza tra l’ultima gara di Frosinone e la sconfitta col Benevento di tre anni fa per 4-0. Oggi i giocatori piangevano negli spogliatoi e poi si sono ritrovati per baci e abbracci, uniti all’Arena il giorno dopo. Io ho anche dovuto tirare su esageratamente di morale Masucci, un ragazzo di 36 anni che ha dato l’anima. Quando una squadra piange per non essere riuscita a qualificarsi per i playoff questo per noi è un traguardo raggiunto. All’epoca invece della retrocessione molti andarono a festeggiare in discoteca la stessa sera, un comportamento inqualificabile”. Sui prolungamenti dei contratti:I giocatori in scadenza? Non arriveremo mai a scadenze contrattuali così vicine, si palerà di prolungamento di quei giocatori che hanno solo un anno di contratto, tra Gucher, Marconi e Birindelli, oltre a D’Angelo che però ha un anno più opzione per un altro anno”. Sugli sponsor: “Con Cetilar mi vedo giovedì e discuteremo del futuro del nostro rapporto. Per Vitali purtroppo è saltato tutto a causa del lockdown. Ci inviarono una lettera e abbiamo poi di comune accordo sospeso la sponsorizzazione”. Sulle maglie: “Le presenteremo tra pochi giorni. La novità? La terza sarà una via di mezzo tra il giallo e il verde. La seconda maglia? Non posso dire come sarà, ma non sarà più gialla”.

Roberto Gemmi (foto Pisachannel)

ROBERTO GEMMI – Queste invece le dichiarazioni del ds Roberto Gemmi a Gianluca Di Marzio, a cominciare dal prossimo campionato: “Sarà una Serie B forse tra le più competitive dell’ultimo decennio. Da chi è retrocesso a chi è salito dalla Serie C il livello si alzerà moltissimo e questo porterà tanta visibilità alla categoria. Ho già iniziato a lavorare e non vedo l’ora di cominciare questo nuovo campionato”. Sul mercato, tra Vido e Varnier: “Si sono trovati bene, sono forti e ci interessano. La volontà è quella di trattenerli, ma non dipende solo da noi. Chi deve venire a Pisa deve avere la voglia di venire. In tal caso la mia proprietà farà di tutto perché ciò avvenga. Se poi non c’è la volontà o la nostra squadra non rappresenta la prima scelta allora molliamo il colpo”. Su Davide Moscardelli: “Deve capire cosa vuole fare da grande. Il suo futuro sarà con noi, credo che stia iniziando a maturare la consapevolezza di lasciare il calcio giocato, non vuole più sentirsi vecchio, ergo potrebbe pensare di fare il passo definitivo, ad esempio come collaboratore”. Gori si opererà a Torino: “Gori è un portiere incredibile, il suo rendimento qui è stato importante, merita quest’occasione. Purtroppo ora dovrà operarsi, spero che andrà tutto bene. Ci ha dato una grande mano qui a Pisa, credo che giocherà tanti anni in Serie A”. Sui portieri. “Per adesso ho 6 portieri (ma Livieri è stato appena ceduto alla Pro Sesto ndr.). Su Perilli sono molto fiducioso, anche lui come Stefano ha bisogno di continuità. Poi abbiamo preso dalla Juve Loria che farà secondo me rendimenti importanti. Al momento però la porta non è un mio pensiero”. Su Michele Marconi: “Michele è un altro ottimo elemento e ha un’empatia con il mister importante. È un ragazzo che aveva bisogno di fiducia, credo che sia se non l’attaccante più importante della categoria, sicuramente tra i più importanti della categoria”. Sui giovani, a cominciare da Marco Pompetti: “Ha numeri di altissimo livello. In questi sei mesi ho visto una crescita esponenziale, il salto dalle giovanili alla prima squadra non è mai facile. Sono molto fiducioso e curioso, intravedo qualità importanti, se riuscisse a dare continuità può essere un prospetto di alto livello”. Anche su Dekic il pensiero è il medesimo: “Dekic è uno dei giovani più promettenti, abbiamo avuto l’occasione di prenderlo e lavorarci, come faremo altre operazioni simili. Se mantiene il valore che abbiamo visto nelle giovanili può diventare anche titolare nel Pisa, ma dobbiamo avere la pazienza di farlo crescere. Bisogna avere forza e voglia di far giocare i giovani e in Italia solitamente non c’è questa cultura”. Infine su Luca D’Angelo. “Luca per me è un predestinato, un allenatore sottovalutato negli anni precedenti. Non è mai banale e alcune volte viene tacciato di essere troppo diretto. È un allenatore di grandi contenuti, pragmatico e non tralascia niente. Ha una conoscenza sopra la media a mio avviso. Mi ha aiutato molto anche nella mia crescita e spero di avergli trasmesso anche io qualcosa”.

Giovanni Corrado (Foto Pisachannel)

GIOVANNI CORRADO – Giovanni Corrado inizia, su La Nazione, a parlare del bilancio della stagione: “Ovviamente positivo anche se, più della stagione, la valutazione di squadra e progetto non può passare da una singola annata. Il bilancio è positivo da diverso tempo. Tutti gli anni stiamo raggiungendo l’obiettivo principale che è quello di migliorarci costantemente. Tutti gli anni stiamo alzando l’asticella con la volontà di perseguire un miglioramento costante“. Sull’asticella da alzare:Alzare l’asticella vuol dire crescere, far capire a tutti che Pisa è una realtà ambiziosa e consolidata di Serie B e non una comparsa, far capire che Pisa non è un miracolo se è arrivata al nono posto in classifica, per far sì che la nostra società si solidifichi. Ciò non vuol dire raggiungere per forza un risultato, ma che all’interno del nostro processo il risultato di quest’anno sia una base di partenza per cementificare una società che, sia nei momenti migliori che in quelli peggiori, non ha mai dato la percezione di non poter stare in questa categoria”. Sull’interessamento dei club riguardo ai calciatori: “Non facciamo delle valutazioni sui singoli, sarebbe poco rispettoso per il gruppo. Vogliamo una squadra competitiva e più creeremo una squadra competitiva, più ci saranno richieste. Più ci saranno richieste, più sarà possibile che alcuni possano intraprendere un’altra strada. La forza dev’essere la capacita, eventualmente, di sostituire coloro che, per questioni di mercato o crescita professionale decidessero di intraprendere altre strade”. Sul gruppo: “Questo gruppo è solido e ha ancora molto da dire. Non sono per gli stravolgimenti, la nostra programmazione fa sì che ci potranno essere integrazioni, sia dal punto di vista umano che tecnico“. Confermati D’Angelo e Gemmi: “Sì, al 100% e poi hanno un contratto. Da parte mia è totale la fiducia nei loro confronti”. Novità sul ritiro: “È volontà dello staff e del direttore fare il ritiro, che sarà indicativamente verso la fine di agosto. È importante passare del tempo insieme dopo lo stacco, stiamo valutando di farlo qui in Toscana e sono allo studio varie ipotesi”.

Robert Gucher

I CALCIATORI: GUCHER E SIEGA – I calciatori nerazzurri stanno tracciando un bilancio della stagione appena passata, come il capitano Robert Gucher e il centrocampista Nicholas Siega. Queste le parole di Gucher: “Nessuno di noi voleva essere qui a parlare di vacanze, in questo momento. Però così è stato e accettiamo il verdetto del campo. Ci portiamo però dietro la consapevolezza di essere un gruppo forte, solido e con ancora tanta voglia di stupire. Questa squadra ha iniziato due anni fa un percorso importantissimo e inizia a raccogliere i primi frutti anche se c’è ancora tanta strada da fare perché il secondo anno dopo una promozione è sempre l’anno più difficile. Adesso dobbiamo abbassare il livello della tensione accumulata e recuperare le energie che ci serviranno per ripartire al meglio. Ci aspetta un anno di battaglie e dovremo farci trovare pronti. Non mi piace dare voti. Il calcio è fatto di obiettivi e noi il nostro, iniziale, lo abbiamo raggiunto. Abbiamo dato tutti più del massimo per raggiungerlo e per questo possiamo essere contenti: lo siamo però al 99 per cento perchè uscire così dai playoff, a pari punti…“. Queste invece le riflessioni di Siega: “Sono contento della mia stagione; sono arrivato con buonissimi presupposti e alla fine credo e spero di aver dato una mano alla squadra nel raggiungimento dell’obiettivo, in una stagione sicuramente molto particolare. Dispiace perchè credo che avremmo meritato di approdare ai Playoff per la stagione che abbiamo fatto: ci credevamo, peccato. Però questa delusione deve rappresentare una spinta a fare ancora meglio in futuro“.

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Michele Bufalino
Giornalista pubblicista pisano, nel 2009 ha scritto il libro ufficiale del Centenario del Pisa Calcio, il volume "Cento Pisa" per la CLD Libri. Nel 2010 ha portato alla luce lo scandalo delle bici truccate e collaborato con la giustizia italiana nell'inchiesta aperta dal PM Guariniello. Ha scritto "La Bici Dopata" suo terzo libro uscito ad Aprile 2011. Addetto stampa del CUS Pisa tra il 2013 e il 2015. Corrispondente da Pisa per Radio Sportiva. Conduce "Finestra sull'Arena", il talk show di Sestaporta TV in onda tutti i giovedì alle 21. Collaboratore de "La Nazione" di Pisa da agosto 2018