Dalla sala stampa dell’Arena Garibaldi, i due tecnici di Pisa e Cosenza commentano la gara, assieme a Birindelli, De Vitis e Giovanni Corrado. Queste le loro dichiarazioni. 

Braglia: “I ragazzi hanno fatto un primo tempo simile a quello di Ascoli, meno male che abbiamo fatto il terzo altrimenti sarebbe potuta finire male se avesse segnato Moscardelli. Veniamo da settimane difficili e fa piacere vedere questa reazione. E’ tutto un avvicendamento di mercato. Noi dobbiamo andare avanti con questi ragazzi, siamo contenti di loro, per me non ha senso parlare di mercato. Abbiamo scoperto anche per colpa mia in ritardo Broh, che oggi ha dimostrato tutte le sue qualità Perciò bisogna fargli i complimenti e dirgli che ho sbagliato anche io a non dargli fiducia prima. Non avrei levato Riviere se non avesse avuto un piccolo problemino. Lui e Machach hanno indirizzato la gara, sono due giocatori che hanno giocato in Serie A francese. Sono due ragazzi che possono fare la differenza. Partite bruttissime ne abbiamo fatte due, con il Livorno in casa e con l’Entella, e in realtà pure col Pordenone. Le altre poi ci hanno messo poco sotto. Oggi è andato tutto per il verso giusto e abbiamo portato a casa tre punti importanti.”

Corrado: “Non siamo soddisfatti perché il primo tempo non è stato all’altezza di questa squadra, non credo dal punto di vista tattico, anche perché quando il mister ha cambiato abbiamo preso altri due gol. Probabilmente l’approccio non è stato quello giusto. La squadra ha reagito e c’è stato un momento e gli episodi non sono andati in nostro favore. E’ stato un passaggio a vuoto che però non deve passare inosservato. Quando si finisce un primo tempo sul 3-0 è perché sono mancate tante cose. Abbiamo fatto un brutto primo tempo, potevamo anche riaprire la partita nel secondo tempo. A volte gli episodi girano in un modo particolare, vedi due tiri da fuori che sono valsi due gol. Credo che questo equilibrio durerà a lungo, in questo momento credo siano poche le squadre che riescano a tenere un passo importante a parte il Benevento. E’ il segnale che bisogna avere la testa sulle spalle in ogni momento. Noi non ci attacchiamo mai agli alibi, anche se è normale che in un campionato così duro con tante gare ravvicinate non sempre si riescono ad avere i ricambi adeguati. Ciò incide soprattutto a dicembre, in cui anche l’aspetto fisico va a incidere insieme alle altre componenti. Non credo che il mercato stravolgerà degli equilibri, c’erano squadre che erano già state date in serie A ad agosto e che oggi sono in basso. Adesso bisogna pensare solo ad Ascoli e Frosinone.”

D’Angelo: “Abbiamo fatto un brutto primo tempo, sotto molti punti di vista. Nel secondo tempo ci abbiamo provato, anche con intelligenza, ma obiettivamente abbiamo fatto una brutta gara oggi. Loro dal punto di vista tattico mi hanno messo in difficoltà, inutile negarlo. Sapevamo anche che avrebbero potuto attuare questo modulo, ma forse non abbiamo preparato adeguatamente questa partita. Passati in svantaggio ci siamo messi 3-5-2 per bloccarli di più sugli esterni, poi il terzo gol l’abbiamo preso sull’esterno. Volevo limitare i danni, ma non ci siamo riusciti. Verna l’ho tolto non tanto per demerito, ma anche perché avevamo bisogno di un attaccante in più. Abbiamo perso tanti contrasti ed è sorprendente perché in B siamo tra le squadre con il maggior numero di contrasti vinti. A parte il Benevento, le altre partite sono di grandissima difficoltà. Oggi abbiamo perso, non bene, e dobbiamo fare un grosso mea culpa. Dobbiamo ringraziare un pubblico che è stato eccezionale sospingendoci. Questo deve spingerci e farci capire che abbiamo un popolo che crede in noi. L’insegnamento dev’essere che ogni partita, contro ogni tipo di avversario, bisogna giocare come se fosse sempre la finale di Trieste. Non è facile, lo so. E’ una crescita mentale che dobbiamo fare. Quando dobbiamo fare il salto di qualità forse non siamo riusciti a confermare, anche se è una costante di tutto il campionato. La classifica è una buona classifica per noi, mancano due partite e possiamo e dobbiamo fare punti, da Ascoli a Frosinone. Guardate cosa è successo col Trapani oggi, che ha fatto punti in un campo difficilissimo. Per forza di cose gli squalificati di oggi ci mettono in difficoltà, ma non dovrà essere un alibi. Fabbro e Minesso si erano allenati benissimo in settimana, Fabbro avrebbe meritato anche oggi la maglia da titolare, forse a mente fredda le due punte sarebbero state la scelta migliore dall’inizio”. 

Birindelli: “Penso, dal mio punto di vista, che comunque sia nel primo tempo non è che non ci fossimo. Forse eravamo anche troppo arrembanti e abbiamo preso 3 gol tutti sulle ripartenze. Eravamo stati bravi a fare gol a inizio ripresa, forse il rigore ci ha scoraggiato, ma non ci siamo arresi. Non riuscendo a segnare, niente è andato a buon fine. Tra il giallo che mi farà saltare Ascoli e il gol sul 3-1 è stata ovviamente una gioia amara.”

De Vitis: “Innegabilmente abbiamo fatto un brutto primo tempo. Dobbiamo ragionarci su e capire perché abbiamo approcciato così. Può capitare, perché volevamo dare continuità al bel risultato di Trapani e giovedì abbiamo l’opportunità di cancellare questa gara. Loro hanno approcciato molto bene, sapevamo che erano molto bravi sulle ripartenze. La partita è stata decisa dagli episodi. Credo ci sia stato un fallo nettissimo su di me in occasione del primo gol. Era facile da fischiare, ma è stata secondo me una giornata proprio storta sotto ogni punto di vista. C’è stata anche una deviazione sul secondo gol ad opera di Lisi.”

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Michele Bufalino
Giornalista pubblicista pisano, nel 2009 ha scritto il libro ufficiale del Centenario del Pisa Calcio, il volume "Cento Pisa" per la CLD Libri. Nel 2010 ha portato alla luce lo scandalo delle bici truccate e collaborato con la giustizia italiana nell'inchiesta aperta dal PM Guariniello. Ha scritto "La Bici Dopata" suo terzo libro uscito ad Aprile 2011. Addetto stampa del CUS Pisa tra il 2013 e il 2015. Corrispondente da Pisa per Radio Sportiva. Conduce "Finestra sull'Arena", il talk show di Sestaporta TV in onda tutti i giovedì alle 21. Collaboratore de "La Nazione" di Pisa da agosto 2018