Tre grandi ex hanno ricordato il derby Pisa-Livorno a pochi giorni dall’attesissimo match. Gael Genevier, Gianluca Zattarin e Igor Protti hanno rivissuto ieri sera quei momenti indimenticabili in diretta nel corso della undicesima puntata di Finestra sull’Arena. Rivedi la puntata e rileggi le parole dei protagonisti.
Per l’undicesima puntata di Finestra sull’Arena sono stati raggiunti telefonicamente gli ex giocatori del Pisa Gael Genevier, ora in forza alla Reggiana, Gianluca Zattarin, oggi allenatore del Lentigione, oltre a Igor Protti, ex capitano del Livorno, adesso team manager della squadra labronica. I grandi ex hanno risposto alle nostre domande e a quelle del pubblico in chat. Di se-uito le parole dei protagonisti. Durante la puntata inoltre ampio spazio alla discussione pre derby. Dalla lettera aperta di Corrado ai comunicati della Curva Nord con la decisione di rimanere fuori dall’Arena e l’invito a partecipare alla rifinitura pre-gara di sabato.
GAEL GENEVIER
Ciao Gael, com’è segnare un calcio di rigore al Livorno e cosa hai provato? “Beh posso dire che quel rigore l’ho calciato due volte, ma è stata un’emozione bellissima. Mi è dispiaciuto che non potessero essere presenti i nostri tifosi per i divieti che c’erano all’epoca, ma segnare in quella partita aveva un sapore particolare.”
Segui ancora il Pisa da Reggio Emilia? Che impressione ti sta facendo? “Sì, ho visto che hanno costruito una squadra validissima, nonostante un inizio difficile, sta facendo un gran campionato. Il derby arriva nel momento migliore delle due squadre, con la possibilità per il Pisa di avvicinarsi al Livorno vincendo, potrebbe essere una partita importante per più di un motivo”
Cosa ti ricordi nei due periodi diversi in cui sei stato a Pisa? “La prima parte è stata in due fasi. Il primo anno abbiamo fatto un grandissimo campionato, rischiammo di salire in Serie A. Il secondo anno è stato molto negativo con il fallimento a fine stagione e la retrocessione. La seconda volta che sono stato a Pisa sono stato solo sei mesi, positivo sì, ma ho perso la finale di Coppa Italia con lo Spezia, se devo ricordarmi di un anno particolare però preferisco il primo di Ventura”
Ti ricordi la rete segnata all’Albinoleffe? Tornerai all’Arena da spettatore? “Me lo ricordo, il mio primo gol con la maglia del Pisa. Fu un gol molto bello, l’Albinoleffe era una squadra in forma. Il mio ritorno a Pisa, ben volentieri, sono già anche tornato a vedere alcune partite e lo farò al più presto compatibilmente ai miei impegni calcistici. Tornare all’Arena è sempre bello e piacevole, trovo sempre gente a cui voglio bene e che mi vuole bene.”
Pisa e Livorno sono due tra le squadre più passionali del calcio italiano? “Sì, proprio per questo posso ribadire che sarebbe stato bello all’epoca segnare con il pubblico presente. Ho avuto la fortuna di vincere e pareggiare con il Livorno. Questa è una partita particolare.”
GIANLUCA ZATTARIN
Da Brescello a Monza, tu di play off te ne intendi nel bene e nel male. “Vero, sono riuscito a chiudere un cerchio, a finire quello che avevo cominciato. Sicuramente nel 2000 abbiamo perso i playoff in casa all’88’. Quell’anno avevamo fatto un anno importantissimo e potevamo raggiungere la B. Nel 2007 fu un trionfo”
Di cosa ha bisogno il Pisa per tornare in B? “La vittoria domenica sarebbe importante, è una partita fondamentale. Stanno facendo però delle ottime cose. Hanno dei giocatori importanti, sono ragazzi di esperienza e calciatori importanti. Con l’aiuto del pubblico quest’anno il Pisa può ambire a fare qualcosa di importante.”
Di quella sconfitta sotto la pioggia contro il Livorno ricordo una sconfitta, ma una delle gare meglio giocate quell’anno. “Era una gara sentitissima, durante la settimana capimmo quanto importante poteva essere. Perdemmo alla quarta giornata, una gara incredibile, sbagliammo tantissimi gol, finita la partita pensavamo fosse uno scherzo. Il pubblico ci ha applaudito e quell’anno capimmo che potevamo arrivare lontano. Questa è la carica che il pubblico può dare.”
Stai seguendo il Pisa, che idea ti sei fatto di Pazienza? “Sta giocando un buon calcio. Pazienza ha responsabilizzato anche i ragazzi, probabilmente ha dato anche tranquillità. Sta facendo molto bene. Viene anche a pennello per la partita di domenica”
Nel calcio, quando ci sono squadre che hanno tutto da perdere e squadre che non hanno da perdere, come si vincono queste gare? “Questa è una partita a sé, ci sarà anche lo stadio pieno e penso che il pubblico possa dare una grande mano alla squadra. Ci sono giocatori molto esperti, il capitano è una bandiera. Penso che sia una partita in cui può accadere di tutto. Nei due anni che sono stato lì, le gare che abbiamo fatto col Livorno sono andate male. Gli auguro l’esatto opposto.”
Alleni da qualche anno, ci pensi ad allenare il Pisa? “Pisa è la mia seconda città, sono stato veramente bene, i tifosi mi hanno dato tanto, ho ancora tanti amici, un giorno chissà, mi piacerebbe.”
IGOR PROTTI
Ciao Igor e grazie di essere in diretta con noi nella gabbia dei pisani. Come si sta avvicinando il Livorno a questo match? “La stiamo vivendo con la consapevolezza di una gara molto importante. Stiamo facendo un ottimo campionato, ma si affronteranno la prima e la seconda in classifica. Quest’estate nelle griglie delle addette ai lavori Pisa e Alessandria erano davanti e noi dietro, ora la classifica dice qualcosa di diverso, ma sappiamo perfettamente che anche con 30 punti di differenza questa gara è diversa dalle altre.”
Cosa si prova a segnare al Pisa? “Diverse volte tra l’altro, ma al di là di questo è un momento speciale. Ma è speciale grazie a due tifoserie legate alle loro radici, origini, colori e città. Vincere e segnare è qualcosa di straordinario, anche se li ho vinti posso immaginare gli stati d’animo di chi li ha persi. Non è facile spiegare questi sentimenti. Credo che tutti lo sappiano dentro di sé, pisani e livornesi.”
Pensando ai tuoi gol all’Arena, ci rammarichiamo che i tifosi domenica eventualmente non si potranno godere lo spettacolo. “Ho giocato sei derby e al di là dei risultati, i pisani venivano a Livorno e i livornesi a Pisa. Senza pubblico perde moltissimo, non so di chi è la colpa, non mi permetto di dire nulla, ma una cosa è certa, dobbiamo fare in modo che la gente torni allo stadio e in stadi moderni. Vorrei vedere questo derby un giorno in Serie A, così tutta Italia capirebbe cos’è. Mi dispiace che resteranno fuori queste due fazioni calde del tifo, ma hanno avuto il coraggio di fare scelte difficili. E vanno rispettati, è bello pensare che oggi in Italia ci sia qualcuno che con le sue idee e il suo modo di fare possa rinunciare a qualcosa di importante. “