Il presidente Giuseppe Corrado scrive ai tifosi sul problema “Arena Garibaldi”. Tanti i temi trattati dal primo tifoso neroazzurro che nel finale della sua lettera raccoglie l’invito della Curva Nord per passare a salutare i tifosi che hanno scelto di rimanere fuori prima del derby
Cari tifosi,
La proprietà del Pisa Sporting Club è, suo malgrado, ben a conoscenza dello “stato di salute precaria” in cui versa l’Arena Garibaldi dal giorno in cui, per la prima volta, si è recata allo stadio per un sopralluogo prima della acquisizione della società.
Quel giorno abbiamo compreso come lo stadio fosse uno degli aspetti più critici a cui porre rimedio invece di essere un asset strategico, aspetto fondamentale per una società di calcio moderna e all’avanguardia.
Per di più, dopo l’immane fatica per “liberare” il Pisa Sporting Club, abbiamo anche rischiato di non avere a disposizione l’Arena Garibaldi per il girone di ritorno del Campionato di Serie B. Infatti, per ottenere l’agibilità decaduta il 31/12/2016 abbiamo dovuto effettuare ingenti lavori, che si andavano a sommare a quelli già compiuti dal Dott. Stefano Nesi di NGM (che cogliamo l’occasione di ringraziare sentitamente). Lavori che con enormi sforzi stiamo ancora pagando.
Da quel momento numerosi altri lavori si sono resi necessari per adempiere settimanalmente alle normative imposte dalle autorità di sicurezza. Purtroppo i nostri continui impegni economici potranno solamente garantire l’utilizzo dello stadio alle attuali condizioni, senza la possibilità di aumentare la capienza. A tutto ciò aggiungiamo il disagio generato nei giorni delle partite agli abitanti di Porta a Lucca, a causa di uno stadio fatiscente, senza aree di sfogo, le cui vie di accesso comprimono pesantemente le abitazioni circostanti. Tutti questi motivi ci hanno spinto a porre come primo punto del nostro programma strategico per la rinascita del Pisa Sporting Club la ristrutturazione della attuale Arena Garibaldi che, posizionata in una zona strategica della città, ha da sempre rappresentato la Casa del Pisa Sporting Club e dei suoi tifosi.
Poiché la situazione dell’Arena peggiorava di giorno in giorno, non avendo nemmeno un minuto da perdere, già alla fine di Gennaio 2017 abbiamo presentato al Comune di Pisa la nostra idea per la ristrutturazione dello stadio. Abbiamo avviato la nostra progettualità, come tutti sapete, con grande trasparenza, nel rispetto di tutte le indicazioni dettate dalla legge, pur avendo dovuto superare qualche intoppo burocratico e politico di troppo. Oggi per questa città, per questa squadra, per voi tifosi stiamo cercando di accelerare al massimo l’iter burocratico di approvazione e ottenere l’esecutività per l’avvio dei lavori.
Al contempo, crediamo che la nostra proprietà non possa fare di più di quanto fatto fino ad oggi. Abbiamo reso l’Arena agibile e stiamo cercando di regalare alla città di Pisa un luogo di intrattenimento unico che non penalizzi ma privilegi gli abitanti della zona, che sia degno dei nostri tifosi e della storia del Pisa Sporting Club e che risolva, per sempre, una problematica che ancora oggi crea profondi disagi.
Io, come presidente del Pisa Sporting Club, sarò orgoglioso di passare all’esterno della Curva Nord domenica alle 14 e salutare chi ha deciso di restare fuori dallo stadio per manifestare la propria insoddisfazione. Con l’anima resterò fuori con questi tifosi anche durante la partita, ma con il corpo e il cuore non potrò fare a meno di entrare e stare vicino alla squadra in una partita molto importante per il nostro cammino in campionato.
Grazie e Forza Magico Pisa!
Il Presidente
Giuseppe Corrado